Agricola Pirola
 
Agricola Pirola
Menu

Cipolla Rossa

cippolla rossa

Cipolla Rossa

GENERALITA': Denominazione comune di una pianta erbacea biennale, appartenente alla famiglia delle Liliacee e, con tutta probabilità, originaria del continente asiatico. Le cipolle sono piante bulbose, coltivate fin dall’antichità in quasi tutte le regioni temperate e subtropicali del pianeta. Sono provviste di lunghe foglie cave, ingrossate alla base del fusto, dove formano la massa del bulbo sotterraneo, e di fiori bianchi o rosa, riuniti in ombrelle; in alcune varietà al posto dei fiori si formano dei bulbilli.

La cipolla è forse la pianta da orto più coltivata in Italia, sia per le sue qualità organolettiche, sia per l’alto contenuto di sali e vitamine in essa presenti. Si presume che l’origine di questo ortaggio sia l’Asia occidentale.

Si tratta di una pianta erbacea biennale con un apparato radicale fascicolato che può raggiungere anche il metro e mezzo di altezza. La cipolla è formata da molte squame ricche di sostanze di riserva. All’esterno è ricoperta da una membrana molto sottile. Le foglie sono affusolate e molto appuntite e di forma cilindrica. L’inflorescenza della cipolla è molto vistosa, di colore rosa o bianco. La forma del fiore è ad ombrello ed è suddivisa in 3 4 parti principali.

VARIETA': Vi sono molte varietà di questa specie che possono assumere sia forme che colori diversi. Ad esempio, la cipolla d’inverno (Allium fistulosum), oltre a presentare una metodologia di riproduzione diversa rispetto alla cipolla tradizionale, cambia anche d’aspetto, non presentando il caratteristico ingrossamento del fusto.

Le varietà di cipolla si differenziano tra di loro sia per l’utilizzo finale (consumo fresco, stoccaggio, produzione industriale per sottaceti), sia per l’aspetto esteriore. Una delle differenze più importanti è l’epoca di raccolta (si distinguono infatti cipolle primaverili estive ed autunno invernali).

Le cipolle primaverili-estive sono generalmente bianche e vanno consumate fresche (dopo la raccolta). Vengono seminate in estate, trapiantate in autunno e raccolte la primavera successiva. In commercio esistono dei bulbi di cipolla che evitano il passaggio della semina e sono immediatamente pronte per il trapianto.

Le cipolle autunno invernali vanno seminate in terra nel periodo che va da i primi di febbraio alla fine di marzo, mentre se si semina sotto tunnel si può anticipare di un paio di mesi la semina. In quest’ultimo caso il ripicchettaggio avverrà all’inizio della primavera  e la raccolta nei mesi estivi. Se invece la semina avviene più tardi la raccolta si protrarrà per tutto il periodo autunnale.

Per quanto riguarda le varietà da industria (sottaceti) si semineranno in primavera  e si raccoglieranno in estate. Questi tipi di cipolla sono generalmente bianchi e hanno una pezzatura più piccola rispetto alle cipolle sopra citate.

CURE COLTURALI:  Per un buon raccolto si devono considerare tre fattori fondamentali.
1) Il terreno deve essere molto leggero, per far sì che il bulbo si sviluppi in modo omogeneo e senza trovare resistenza dal terreno stesso nella fase di crescita.
2) Le temperature di coltivazione dovranno essere temperate. Questo ortaggio infatti soffre quando la temperatura raggiunge lo 0.
3) L’apporto di sostanza organica è fondamentale dato che la cipolla necessita di grandi quantità di potassio e di fosforo.

TERRENO: Per una buona preparazione del terreno si dovrà eseguire una vangatura profonda aggiungendo sostanza organica (va benissimo il letame ben maturo) in ragione di 25 30 Kg ogni 10 metri quadri. Con l’aiuto di un rastrello preparare un letto di semina ben livellato. Seminare a spaglio facendo attenzione a lasciare la semente abbastanza rada. Irrigare abbondantemente dopo la semina. Quando le piante hanno raggiunto 10- 12 cm procedere al diradamento (la distanza ottimale è 14 -16 cm sulla fila e 25-35 cm tra le file).

RACCOLTA: La raccolta si effettua in base al tipo di cipolla seminato. In linea di massima le cipolle estive vengono raccolte quando le foglie si ingialliscono. Una volta raccolte si dovranno mettere le cipolle a far seccare in un posto ben areato, evitando cosi l’insorgere di malattie e marciumi. Le cipolle autunno invernali possono essere lasciate nel terreno anche per un periodo più lungo. Una volta raccolte dovranno  essere stoccate in luoghi bui e ben ventilati.

AVVERSITA': Le malattie che più colpiscono le cipolle sono di tipo crittogamico, anche se vi sono degli insetti che posso provocare la perdita del raccolto. I parassiti che più frequentemente colpiscono la cipolla sono la tignola della cipolla e la mosca della cipolla, le cui larve scavano dei tunnel all’interno del bulbo provocando anche l’insorgere di marciumi. Contro questi parassiti è opportuno trattare preventivamente il terreno con dei disinfettanti. Qualora peraltro l’attacco si manifesti quando la coltura è già in atto è consigliato l’uso di insetticidi sistemici con giorni di carenza molto corti.
Per quanto riguarda le malattie fungine è molto importante prevenire il verificarsi delle condizioni in cui il patogeno riesce ad intaccare le difese naturali della pianta. Molto importante in tal senso è la frequenza e l’ora delle irrigazioni. Il momento migliore per le annaffiature si ha nelle prime ore del giorno, quando la temperatura è bassa ed il terreno ha modo di asciugare prima che arrivi la notte. I funghi che più colpiscono la cipolla sono la peronospera della cipolla, che si manifesta con la comparsa sulle foglie di macchie biancastre o verdastre e la muffa delle cipolle, in cui le punte delle foglie ingialliscono ed il bulbo si ricopre di una muffa bianchiccia. Contro queste malattie si può intervenire con dei prodotti a base di ziram e zolfo.