Agricola Pirola
 
Agricola Pirola
Menu

Cavolo verza

verze

Cavolo verza

Pianta erbacea biennale, diffusamente coltivata nelle regioni temperate come fonte di cibo e di foraggio e appartenente al genere Brassica, che comprende anche i cavoletti di Bruxelles, i broccoli, i cavolfiori, i cavoli da foglie, il cavolo rapa e il cavolo cinese. Con molta probabilità tutte queste varietà hanno avuto origine da un’unica specie selvatica diffusa nelle regioni sudoccidentali dell’Europa. Il cavolo cappuccio è caratterizzato da una testa di foglie molto compatte, inserite su un breve fusto contornato da alcune foglie separate, anch’esse commestibili. A seconda delle varietà, le foglie, bianche, verdi, porpora o rosse, possono misurare fino a 30cm di diametro, avere forma allungata, ovoidale o quasi tonda e presentare una superficie rugosa o liscia. All’interno della famiglia delle Crucifere i cavoli, insieme a ravanelli, rape, crescione e senape rappresentano le specie più largamente utilizzate in cucina; il ravizzone viene impiegato per ricavare oli vegetali, mentre altre specie vengono coltivate a scopo ornamentale per le loro foglie. Alcune Crucifere sono considerate infestanti.

COLTURA: Le zone a clima temperato sono le migliori per la coltivazione del cavolo. Questa orticola, infatti, può essere gravemente danneggiata da gelate tardive, che provocano la stasi vegetativa e nei casi più gravi la morte della pianta. Non amano terreni troppo umidi con ristagno idrico, un periodo eccessivo di siccità può provocare la perdita del raccolto. Il terreno migliore per i cavoli è quello di medio impasto, con una buona quantità di sostanza organica. Preparare il terreno con una fresatura o vangatura profonda, durante la quale sarebbe opportuno apportare della sostanza organica (humus, letame). Formare un piano con l’ausilio di un rastrello, coprire se possibile il terreno con della pacciamatura per evitare l’insorgere di piante infestanti. Trapiantare le piante avendo cura di interrarne anche il colletto. Le annaffiature devono essere periodiche e in funzioni delle condizioni climatiche. E’ opportuno eseguire delle concimazioni di copertura almeno 2 o 3 volte con concimi ternari complessi.

SEMINA: Le semine vanno effettuate nel periodo che va da aprile a giugno, a seconda delle varietà. Si trapiantano un mese dopo, avendo l’accortezza di scegliere le piante più  forti e scartare le più deboli. Si possono acquistare le piante già pronte al trapianto nei garden e nei centri specializzati.

RACCOLTA: Va effettuata al momento della piena maturazione del cavolo. Le raccolte devono essere scalate per la scarsa conservazione del cavolo (si consiglia di coltivarne di più varietà con una maturazione diversificata).

AVVERSITA': Il problema più grosso per i cavoli sono sicuramente le larve. Ve ne sono che mangiano le foglie,  le radici, il colletto. Se presenti in grande quantità possono distrugge completamente il raccolto. Tra le più diffuse si ricordano la larva cavolaia, la larva della mosca, la larva della radice del cavolo, la larva della nottua del cavolo. Altri parassiti che attaccano il cavolo sono gli afidi cerosi che provocano l’arricciamento delle foglie e la malformazione delle gemme. La cura migliore contro le larve è l’utilizzo di prodotti a base di piretro e di diozinone, sostanze utilizzabili anche nella lotta contro gli afidi.

Le piante di cavolo si possono ammalare in tutti gli stadi vegetavi. Appena piantate possono subire il marciume al colletto che si manifesta con l’annerimento del colletto della pianta. La miglior cosa da fare, qualora dovesse insorgere una tale patologia, è disinfettare il terreno prima della messa a dimora di nuove piante. Quando la pianta è più sviluppata le malattie che la colpiscono maggiormente sono: alternariosi delle crucifere (si manifesta con delle necrosi a macchia d’olio), ernia del cavolo (la pianta sviluppa delle piccole escrescenze sul fusto che portano al marciume della pianta), marciume del cavolo ( le foglie dapprima si ingialliscono poi marciscono). Per prevenire queste malattie è sempre opportuno per prima cosa disinfettare il terreno con anticrittogamici. Qualora l’attacco della malattia avvenga quando ormai la coltura é in atto si dovranno irrorare le piante con dei fungicidi contenenti zolfo e ziram.