Agricola Pirola
 
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Alloro

Alloro

Alloro

NOME SCIENTIFICO:
Laurus nobilis

FAMIGLIA:
Lauraceae

Pianta sempreverde, perenne.

FUSTO: le dimensioni variano da quelle di un piccolo arbusto fino ad un albero alto anche più di 10 metri; è sempreverde, con corteccia più o meno liscia.
FOGLIE: spesse e coriacee, di forma ovale, lunghe anche 10 centimetri; di colore verde scuro brillante sulla superficie superiore e verde piĂą chiaro e opache su quella inferiore; i bordi appaiono ondulati. Hanno un forte odore spezziato.
FIORI: piccoli e di colore giallo verdastro. L’Alloro fiorisce nei mesi di Marzo – Aprile.
FRUTTI: costituiti da piccole bacche nere, brillanti, delle dimensioni di una ciliegia: contengono un solo seme e maturano nel periodo di Ottobre – Novembre.

Habitat
La pianta è spontanea nelle regioni mediterranee; è sempreverde: le sue radici resistono all’inverno, ma le foglie muoiono al freddo. Viene coltivata ovunque come pianta ornamentale e come siepe per la sua resistenza alla tosatura.

Coltivazione
ESPOSIZIONE: pieno sole, riparata dal vento, in terreno ricco, umido e ben drenato.
RIPRODUZIONE: a mezzo di talea di 10 centimetri, prelevata a tarda estate e collocata in cassonetto ben riscaldato e molto umido.
CRESCITA: trapiantare quando la pianta si è irrobustita a 120 centimetri di intervallo al riparo dal freddo. Può crescere anche in vaso, ma sotto i -15°C, portare al chiuso.
RACCOLTA: le foglie possono essere raccolte durante tutto l’anno, anche se le migliori sono quelle prelevate durante i mesi di Luglio – Agosto; i frutti si raccolgono a piena maturazione in Ottobre-Novembre.
CONSERVAZIONE: lasciar essiccare le foglie all’ombra in luogo aerato, proteggendole dalla polvere e umidità; i frutti si essiccano in luogo riparato o in stufa a temperatura non molto elevata. Foglie e frutti si conservano in vasi di vetro a chiusura ermetica.

ProprietĂ 
Aromatiche, aperitive, digestive, stimolanti, leggermente antisettiche. E’ da notare che tutti i Lauri, eccetto quello da cucina, sono velenosi.
IN CUCINA: largamente usato nella buona cucina: il suo aroma, che peraltro stimola l’appetito e favorisce gli enzimi della digestione, è indispensabile nel mazzo di odori per stufati, minestre e salse, nonché in aggiunta a marinate, baccalà, minestre di patate, patè, ripieni, selvaggina e pesce lesso: togliere le foglie prima di servire.
BELLEZZA: il decotto fresco di Alloro aggiunto al bagno dona sollievo agli arti indolenziti.
SALUTE: raccomandato come aperitivo e digestivo; secondaria ma non trascurabile anche la sua azione di lenitivo contro tosse e bronchiti. E’ usato largamente anche per uso esterno in pomate: l’olio delle bacche viene utilizzato contro i dolori reumatici e le contusioni.

CuriositĂ :
L’Alloro è conosciuto sin dai tempi più antichi; in Grecia come a Roma fu simbolo di pace e di vittoria sia in campo militare che in campo sportivo, per questo motivo è anche detto “Lauro Nobile”. Nell’antica Grecia era consacrato ad Apollo, dio della musica e della poesia, nonché signore dell’oracolo di Delfi : proprio qui, secondo alcune testimonianze antiche, il primo dei sei templi successivamente eretti era interamente costruito in frasche di Alloro. Si racconta anche che la Pizia che riferiva l’oracolo cadesse in trance dopo aver aspirato il fumo delle foglie bruciate : la pianta infatti a larghe dosi può avere effetti leggermente ipnotici. L’Alloro era anche pianta sacra ad Asclepio, dio della medicina e figlio di Apollo: per secoli la pianta fu usata contro molte malattie, in particolare contro la peste. Ancora oggi viene appeso nelle case per rinfrescare l’ambiente e sistemato nei contenitori di farina e tra i fichi secchi, contro gli insetti nocivi.