Agricola Pirola
 
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Cicoria indivia

indivia

Cicoria indivia

GENERALITA': Denominazione comune di una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Composite, originaria dell’Europa e naturalizzata in Nord America. Ha fiori azzurri e brillanti raccolti in infiorescenze, o capolini, e radici simili a quelle del tarassaco. Le foglie sono commestibili e si consumano in insalata. La radice, tostata e polverizzata, viene utilizzata nelle miscele di caffè o come suo surrogato. Di questo genere di piante fanno parte molte diverse specie, tra le quali le più conosciute sono i radicchi da taglio a foglie verdi o rosse, le cicorie da foglie, da radici e da germogli ed infine le cicorie e i radicchi da forzare.

La specie più diffusa è la Cichorium intybus, che può essere annule, biennale o perenne. Le foglie sono di dimensioni decrescenti (più grandi quelle più in basso e più piccole quelle più alte), e i fiori sono color azzurro chiaro e raggruppati in capolini ascellari o terminali. I frutti sono acheni color sabbia, e spesso vengono scambiati per semi. All’ interno di ogni acheno è contenuto solo un seme.

COLTIVAZIONE: Il radicchio è una pianta molto resistente, si adotta infatti sia al freddo che alle alte temperature. Il terreno si deve preparare con una vangatura profonda durante la quale si consiglia di interrare circa 2 kg di letame per ogni metro quadrato di terra coltivata. Prima della semina è inoltre utile effettuare una buona concimazione minerale, mentre durante la crescita si possono distribuire 10/15 grammi di nitrato di calcio per ogni metro quadro.

MOLTIPLICAZIONE: La moltiplicazione avviene per seme, e la semina deve essere effettuata in periodi diversi a seconda della varietà. Le varietà da taglio si possono seminare in tutti i periodi dell’anno, escluso l’inverno, quelle da radice da aprile / maggio ad agosto, mentre quelle da forzare da metà giugno a fine agosto.
La semina deve avvenire a spaglio oppure a file distanti tra loro circa mezzo metro, in un secondo momento le piantine si devono diradare distanziandole di circa 20 cm. Le cicorie da forzare tuttavia di solito si seminano in semenzaio e le piantine si devono trapiantare dopo 40 giorni ad una distanza di circa 25 cm l’una dall’altra.

FORZATURA: La forzatura è una tecnica che permette di ottenere cespi di foglie compatti e croccanti. La semina avviene in primavera, così in autunno si hanno piante piccole ma fornite di un apparato radicale molto robusto. Con un coltello si staccano le radici e le si mettono in una cassa sopra uno strato di letame di circa 25 cm e coperto da terriccio umido. Dopo un mese circa nella parte superiore delle radici compaiono i ciuffi di bianchi delle foglie. Una tipica cicoria da forzare è quella “di bruxelles”.

AVVERSITA': Le foglie vengono generalmente attaccate dagli afidi, da lumache e da chiocciole, mentre delle radici si nutrono le larve dei maggiolini e il grillotalpa. Queste piante in particolari condizioni climatiche possono essere affette da marciumi sia radicali che fogliari, evitare d’irrorare le piante nelle ore più calde e prediligere dei terreni ben sciolto, in caso d’attacco e opportuno trattare le piante con dei prodotti a base di zolfo.