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Melanzane

melanzane

Melanzane

GENERALITA': Denominazione comune di una pianta erbacea, appartenente alla famiglia delle Solanacee (Vedi Solanum), e del frutto commestibile da essa prodotto. La pianta è originaria dell’India e fu importata in Europa dagli arabi intorno all’VIII secolo. Dall’originale specie selvatica sono state ricavate numerose varietà, anche nane, con frutti dalla polpa grigiastra, dalla forma allungata o arrotondata e dal colore violaceo, bianco o giallognolo.

Il suo nome deriva da “mela insana”, il frutto infatti contiene la solanina che tende a scomparire con la maturazione e scompare completamente con la cottura. E’ una pianta annuale sufrutescente, con fusto rigido e ramificato alto fino a 80 cm.
Il frutto è una bacca con la parte superiore avvolta nel calice. Ha una forma allungata e arrotondata all’ estremità, ed è spessa e di colore violaceo, o bianco.

CLIMA:  ama il clima temperato caldo, teme il gelo e l’umidità.

TERRENO: deve essere profondo e ricco di sostanze organice, il pH ottimale è quello neutro.

AVVICENDAMENTO: si coltiva all’inizio di una rotazione poiché è una pianta da rinnovo. E’ buona norma non ripetere la coltivazione per circa tre – quattro anni sullo stesso appezzamento.

CONSOCIAZIONE: favorevole quella con cavoli, finocchio e lattughe.

SEMINA: si effettua in semenzaio riscaldato: nel sud Italia in gennaio-febbraio, al centro-nord in marzo. Il seme sarà distribuito in ragione di 2 g per un metro quadro di semenzaio. Quando le piantine hanno raggiunto 6-7 cm di altezza ed hanno emesso la quinta foglia, si trapiantano in vivaio e dopo due mesi si piantano nell’orto alla distanza di cinquanta centimetri sulle file e settanta centimetri tra le file. L’operazione sarà effettuata da febbraio a maggio.
La concimazione organica consiste nell’interramento profondo di tre quintali di letame per cento metri quadri di orto.

RACCOLTA: si effettua su frutti ancora non del tutto maturi, da giugno in poi sulle precoci, e si protrae per quattro o cinque mesi sulle varietà tardive.

IRRIGAZIONE: l’irrigazione deve essere costante. Prima dell’allegagione si innaffia tre volte la settimana, poi una sola volta. Si dovrà aver cura di non bagnare le foglie per non creare situazioni che favoriscano lo sviluppo di malattie crittogame.

AVVERSITA': fra le crittogame segnaliamo, la peronospora della melanzana che viene curata o prevenuta con irrorazioni di poltiglia bordolese.
I parassiti più comuni, sono il ragnetto rosso, il vaiolo e la dorifora decemlineata che può rapidamente distruggere il raccolto. Quest’ultima si combatte praticando irrorazioni a base di arseniati.